Con Venezia di nuovo sulle prime pagine a causa degli inondamenti (www.dailymail.co.uk) un gruppo di studenti di Ingegneria dell’Universita’ di Surrey potrebbe aver trovato la soluzione.
Ogni anno l’Universita’ pone ai suoi studenti dell’ultimo anno un “Multi Disciplinary Design Project” (MDDP – Progetto di Design Multi Disciplinare). Gli studenti lavorano in gruppi di sei e trascorrono quattro mesi sul progetto, ci sono venti gruppi in totale. Le direttive del progetto sono poste da dieci professori in visita e quest’anno il Professor Tim Beckett ha incaricato i suoi due gruppi di investigare la fattibilita’ di sollevare permanentemente la citta’ di Venezia di un metro. Ovviamente questo sollevamento deve esser fatto gentilmente e equamente per minimizzare eventuali danni agli edifici e alle persone.
Sebbene Tim aveva qualche idea su come sollevare Venezia, gli studenti avevano ricercato il problema avidamente e subito messo in difficolta’ Tim e la sua abilita’ di guidarli con domande di natura tecnica molto precise. Fortunatamente l’Universita’ e’ venuta in aiuto offrendo due esperti del calibro di Dr Marcus Matthews e Tony Thorne.
Piacevolmente entrambi i gruppi hanno determinato che alzare Venezia di un metro e’ una soluzione pratica ed economica. Hanno anche identificato quale tipo di lavori e test andrebbero fatti per provare la bonta’ delle loro tecniche prima di provarle su “La Serenissima”. Oltre a produrre un rapporto sulle loro proposte ogni gruppo ha dovuto presentare i propri risultati e preparare un poster riassuntivo del lavoro. Per la gioia di Tim uno dei suoi due gruppi ha vinto il premio Atkins per la migliore presentazione; la foto mostra il team vincitore con il trofeo. Da sinistra: Tony Thorne, Dr Marcus Matthews, Sidong Ma, Oliver Currie, Ana da Silva, Emma Bruty, Prof Tim Beckett, Nick Adebanjo e Richard Archer.
Sebbene Venezia sia stata scelta per via del suo alto profilo e delle sue necessita’, simili tecniche possono essere messe in uso per qualsiasi area bassa bisognosa di sollevamento o strutture da difesa dalle alluvioni. Ci sarebbero numerosi vantaggi nello sperimentare il sistema in aree dove la densita’ di fragili edifici storici non fosse grande come quella di Venezia.